Vescica iperattiva

La vescica iperattiva costituisce una sindrome clinica caratterizzata da urgenza minzionale con o senza incontinenza da urgenza spesso associata ad aumentata frequenza minzionale diurna e notturna. La diagnosi di vescica iperattiva impone l’esclusione di patologie che possono mimare tali sintomi: infezione delle vie urinarie, poliuria, neoplasie vescicali, calcolosi vescicali, malattie neurologiche. L’eziologia della sindrome della vescica iperattiva è multifattoriale e coinvolge spesso disturbi a livello dei neurotrasmettitori locali. La prevalenza è elevata nella popolazione generale ( circa 16% della popolazione) con una distribuzione sovrapponibile tra i due sessi. Il numero di persone che chiedono aiuto è tuttavia scarso. La diagnosi è clinica e mira soprattutto ad escludere tutte le possibili patologie causa dei sintomi descritti. La terapia può prevedere un approccio conservativo ( terapia comportamentale), un approccio farmacologico o un approccio chirurgico nei casi resistenti alla terapia medica ( iniezione intravescicale di farmaci ad azione miorilassante, impianto di neuro modulatore sacrale).

Calcolosi vescicale

calcolosi_vescicaleLa calcolosi vescicale costituisce una patologia benigna dell’apparato urinario. La genesi dei calcoli vescicali può essere attribuita ad un ristagno cronico di urina in caso di uropatia ostruttiva, alla migrazione vescicale di calcoli provenienti dall’alta via escretrice oppure alla calcificazione di corpi estranei presenti in vescica. La sintomatologia della calcolosi vescicale include: ematuria, sintomi ittitativi del basso tratto urinario come urgenza minzionale, aumentata frequenza minzionale diurna e notturna, ostruzione. Calcoli di piccole dimensioni possono essere espulsi spontaneamente mentre calcoli di dimensioni maggiori richiedono una terapia chirurgica mediante litotrissia endovescicale ed asportazione dei frammenti residui.

Carcinoma vescicale

carcinoma_vescicaleIl carcinoma vescicale costituisce il tumore più frequente dell’apparato urinario. Il fumo di sigaretta e l’esposizione ad agenti chimici costituiscono i principali fattori di rischio. L’ematuria costituisce il sintomo più frequente. In rari casi il carcinoma vescicale si manifesta con sintomatologia irritativi del basso tratto urinario. La diagnosi prevede l’esecuzione di indagini radiologiche e/o l’esecuzione di una cistoscopia. La resezione endoscopica della neoplasia consente di ottenere una diagnosi istologica ed una stadiazione locale. Nella maggior parte dei casi la resezione endoscopica della neoplasia consente di ottenere una completa eradicazione della malattia. La successiva somministrazione endovescicale di farmaci ad azione chemioterapia o immunoterapia permettono di ridurre il rischio di recidiva e/o di progressione della malattia. In presenza di neoplasie che infiltrano la parete muscolare o che presentano un elevato grado di aggressività è necessaria l’asportazione chirurgica della vescica con ricostruzione ortotopica mediante l’utilizzo di un’ansa intestinale.

  • Diagnosi, terapia e ricerca

    Il dott. Imperatore riceve presso gli studi medici della CEDI dei Mille (via Filangieri 36).

    Vittorio Imperatore – MioDottore.it
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