Ipertrofia prostatica

L’ipertrofia prostatica costituisce una patologia urologica benigna di frequente riscontro nella popolazione maschile. La sua incidenza aumenta con l’aumentare dell’età. L’eziologia resta attualmente ancora poco definita. L’incremento volumetrico della ghiandola prostatica è responsabile di ostruzione al deflusso d’urina e comporta l’insorgenza di sintomi del basso tratto urinario (LUTS: Lower Urinary Tract Symptoms )comunemente classificati come sintomi della fasi di riempimento ( aumentata frequenza minzionale diurna e notturna, urgenza minzionale), sintomi della fase di svuotamento ( riduzione della forza del mitto, flusso intermittente, esitazione pre-minzionale) e sintomi post-minzionali ( gocciolamento, sensazione di mancato svuotamento vescicale). La diagnosi si avvale principalmente di questionari validati e di indagini strumentali ( ecografia, uroflussometra). La terapia prevede: sorveglianza attiva nei casi paucisintomatici, terapia medica ( mediante farmaci alfa bloccanti, inibitori dell’enzima 5-alfa reduttasi, fitoterapici, farmaci antimuscarinici, inibitori dell’enzima fosfodiesterasi di tipo 5) o disostruzione chirurgica ( endoscopica o a cielo aperto).

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