Tumore della vescica – TURB Cistectomia radicale robot assistita
Il tumore della vescica consiste nella trasformazione in senso maligno delle cellule che rivestono la superficie interna della vescica stessa, ovvero l’organo che raccoglie l’urina filtrata dai reni, prima di essere eliminata dal corpo. Spesso il paziente ha perdite di sangue con l’urina.
In caso di tumore superficiale si effettua una resezione con resettore bipolare in anestesia spinale (TURB).
La cistectomia radicale è il trattamento standard del tumore vescicale infiltrante o del tumore superficiale recidivo ad alto rischio di progressione. L’intervento di cistectomia radicale robotica consiste nell’asportazione con l’impiego del robot da Vinci nell’uomo di vescica, prostata, vescicole seminali, dotti deferenti e linfonodi otturatori ed iliaci. Nella donna si asportano invece vescica, utero, annessi, parete anteriore della vagina e linfonodi loco regionali.
L’intervento viene eseguito in anestesia generale. Inizialmente, la cavità addominale viene riempita di anidride carbonica per creare una camera di lavoro per gli strumenti chirurgici robotici. Successivamente, tramite 6 piccole incisioni inferiori ad 1 cm (una a livello ombelicale e 5 a livello addominale), vengono inseriti in cavità peritoneale il trocar ottico e quelli operativi, attraverso cui verranno inseriti gli strumenti operatori.
L’intervento di cistectomia radicale viene eseguito in 2-5 ore.
La precisione e l’accuratezza degli strumenti robotici hanno reso la convalescenza post operatoria molto meno dolorosa di quella in chirurgia tradizionale.