Sclerosi del collo vescicale

La sclerosi del collo vescicale o ostruzione primitiva del collo vescicale o sclerosi primitiva del collo vescicale (PBNO: Primary Bladder Neck Obstruction) venne descritta per la prima volta da Marion nel 1933. La malattia è caratterizzata da una inadeguata distensione della regione del collo vescicale durante la minzione con conseguente ostruzione al deflusso d’urina. Sebbene siano state avanzate diverse ipotesi, l’esatta eziologia della malattia del collo vescicale resta attualmente ignota. La patologia interessa sia il sesso maschile che femminile. La reale prevalenza del disturbo è sconosciuta. In alcune casistiche viene riportata una prevalenza   del 50% nei soggetti maschi di età inferiore ai 50 anni con sintomi ostruttivi del basso tratto urinario. Nella pratica clinica tale patologia è spesso sottostimata. I sintomi clinici includono: attesa pre-minzionale, mitto intermittente, di ridotta portata, urgenza minzionale, aumentata frequenza minzionale diurna e notturna. La storia naturale è poco nota. La terapia può prevedere, in base alle caratteristiche cliniche del paziente: un atteggiamento conservativo mediante vigile attesa, una terapia farmacologica o un intervento chirurgico di incisione endoscopica del collo.

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Vescica iperattiva

La vescica iperattiva costituisce una sindrome clinica caratterizzata da urgenza minzionale con o senza incontinenza da urgenza spesso associata ad aumentata frequenza minzionale diurna e notturna. La diagnosi di vescica iperattiva impone l’esclusione di patologie che possono mimare tali sintomi: infezione delle vie urinarie, poliuria, neoplasie vescicali, calcolosi vescicali, malattie neurologiche. L’eziologia della sindrome della vescica iperattiva è multifattoriale e coinvolge spesso disturbi a livello dei neurotrasmettitori locali. La prevalenza è elevata nella popolazione generale ( circa 16% della popolazione) con una distribuzione sovrapponibile tra i due sessi. Il numero di persone che chiedono aiuto è tuttavia scarso. La diagnosi è clinica e mira soprattutto ad escludere tutte le possibili patologie causa dei sintomi descritti. La terapia può prevedere un approccio conservativo ( terapia comportamentale), un approccio farmacologico o un approccio chirurgico nei casi resistenti alla terapia medica ( iniezione intravescicale di farmaci ad azione miorilassante, impianto di neuro modulatore sacrale).

Infertilita'

L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce l’infertilità come l’incapacità da parte di una coppia sessualmente attiva di ottenere una gravidanza nell’arco di un anno di rapporti sessuali non protetti. Circa il 15% delle coppie non riescono ad ottenere una gravidanza entro 1 anno. Circa il 50% delle coppie infertili è possibile riscontrare un fattore eziologico maschile. Le principali cause maschili di infertilità di coppia sono rappresentate da: varicocele, criptorchidismo, anticorpi anti-spermatozoi, neoplasie testicolari, ipogonadismo , ostruzione delle vie seminali, disturbi dell’erezione e dell’eiaculazione. La diagnosi eziologica di infertilità maschile prevede l’esecuzione di una accurata anamnesi e di un attento esame obiettivo da parte di uno specialista uro-andrologo. Possono essere prescritte indagini laboratoristiche e strumentali . L’esame del liquido seminale costituisce l’indagine iniziale imprescindibile da effettuare. I parametri di riferimento che definiscono la normalità del liquido seminale sono definiti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Ulteriori indagini di pertinenza andrologica sono raccomandate in caso di anomalia di almeno due esami del liquido seminale. Le ulteriori indagini andrologiche comprendono: dosaggi ormonali, ecografia testicolare e dei vasi spermatici, indagini microbiologiche e genetiche. In casi selezionati può essere necessario effettuare una biopsia testicolare. In circa il 45% dei pazienti con anomalie del liquido seminale non è possibile stabilire una causa di infertilità ( infertilità idiopatica). La terapia dipende dalla eziologia e può comprendere approcci medici o chirurgici a seconda dei casi.

  • Diagnosi, terapia e ricerca

    Il dott. Imperatore riceve presso gli studi medici della CEDI dei Mille (via Filangieri 36).

    Vittorio Imperatore – MioDottore.it
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